Indice condizionatori
Sicuramente, ad ognuno di noi sarà capitato di vivere una sensazione di malessere legata alla eccessiva temperatura di un ambiente chiuso.
Magari in casa nostra, in ufficio, in auto o altrove ma in ogni caso, risulta sempre più difficile accettare quella sgradevole sensazione e il disagio legato alla eccessiva sudorazione che inevitabilmente ne deriva.
Anni addietro, le alte temperature estive venivano accettate con rassegnazione e contrastate come meglio si poteva, con i rimedi naturali della nonna.
Lentamente, a partire dagli anni 70/80, il condizionamento dell’aria ha iniziato fare la sua comparsa nelle case e nelle automobili poi, per diffondersi in maniera sempre più rapida.
La tecnologia applicata ai condizionatori ne ha fatto macchine performanti e dai consumi ridotti, tanto da vincere le resistenze dei più scettici o di chi intravedeva rischi per la salute.
Nel nostro articolo “Il condizionamento dell’aria” spieghiamo come in realtà, proprio gli studi sul benessere fisico delle persone diedero la spinta alla evoluzione e allo sviluppo degli attuali sistemi di condizionamento.
Per il raggiungimento di questo obiettivo, è fondamentale il loro corretto uso e una attenta manutenzione.
Tuttavia ancora oggi sono molte le situazioni dove, per svariati motivi, non è presente un sistema di condizionamento dell’aria.
Basti pensare alle facciate antiche di palazzi storici nei centri urbani, ai balconi di dimensioni ridottissime presenti in molti condomini o ancora a regolamenti condominiali, particolarmente restrittivi, che ne vietano l’installazione.
In nostro aiuto entrano in campo i condizionatori senza unità esterna.
Queste macchine offrono prestazioni di ottimo livello e risolvono il “problema” grazie ad installazioni a volte semplici e rapide, altre volte praticamente non necessarie.
Vediamo meglio di cosa stiamo parlando per poi approfondire, con articoli dedicati, le varie soluzioni analizzandone di volta in volta le peculiarità, i punti deboli, i criteri di scelta e segnalando i modelli che secondo la nostra esperienza rispondono meglio agli obiettivi che promettono di raggiungere.
Tipologie di condizionatori senza unità esterna
Potremmo definire la categoria dei condizionatori senza unità esterna come una macro categoria all’interno della quale, incontriamo tre categorie di prodotti che andremo a conoscere con articoli dedicati e che sono :
Condizionatori portatili
Rientrano in questa categoria gli apparecchi che non necessitano di nessun tipo di installazione e che proprio per questo motivo vengono definiti portatili.
E’ sufficiente infatti scollegarli dalla rete elettrica per posizionarli dove riteniamo più opportuno.
Non dobbiamo tuttavia scordare che necessitano di uno sfogo esterno per poter svolgere correttamente il loro ciclo frigorifero, come nel caso dei condizionatori monoblocco.
Condizionatori monoblocco
La differenza fondamentale rispetto ai condizionatori portatili, sta’ nella installazione.
Questo tipo di condizionatori infatti viene posizionato su una superficie perimetrale dell’ambiente che vogliamo condizionare come una parete, un vetro o altro.
Ciò è necessario perché, come nel caso dei portatili, devono poter espellere all’esterno il calore sottratto all’ambiente mediante lo svolgimento del ciclo frigorifero.
Il fatto di essere posizionati in maniera fissa, ci impedisce ovviamente di definirli portatili anche se il loro spostamento e riutilizzo in altro ambiente comporta effettivamente un lavoro di minima entità.
Vi sono poi alcune differenze rispetto ai portatili, che giustificano la decisione di voler affrontare i seppur minimi lavori di installazione.
Condizionatori con condensazione ad acqua
Questo tipo di condizionatori sono sicuramente da classificare come sistemi ci condizionamento fissi.
La loro installazione infatti è del tutto simile ai tradizionali sistemi di condizionamento residenziali.
In questo caso però l’unità esterna viene sostituita da una seconda unità interna, di dimensioni ridotte, che viene installata anch’essa in ambiente.
Questa seconda unità interna, al posto di cedere il calore sottratto in ambiente, all’aria esterna ventilata attraverso la batteria di condensazione, lo cede a dell’acqua mediante un piccolo scambiatore a piastre.
Gli ottimi rendimenti e le accettabili emissioni sonore, ne fanno un prodotto molto interessante.
Perché scegliere un condizionatore senza unità esterna
Come accennato nella nostra introduzione, molto spesso, ricorrere alla installazione di un condizionatore senza unità esterna è la unica strada percorribile per non rinunciare all’aria condizionata.
In alcune situazioni gioca un ruolo fondamentale la semplicità della installazione, come nel caso dei condizionatori monoblocco, che evita opere murarie invasive e fastidiose soprattutto se parliamo di locali abitati.
in altri casi si opta invece per macchine più performanti, come quelle con condensazione ad acqua, soprattutto se gli ambienti da climatizzare sono più di uno e quindi le potenze termiche richieste aumentano in proporzione.
In ogni caso, anche i moderni condizionatori senza unità esterna si avvalgono delle tecnologie più evolute ed in commercio vi sono modelli inverter e con modalità di pompa di calore.
Le prestazioni dei sistemi monoblocco in termini di coefficienti di rendimento (EER/COP) rimangono vantaggiose, soprattutto nei periodi freddi, se paragonati ai costi dei sistemi di riscaldamento tradizionali.
I sistemi con condensazione ad acqua poi, risultano ancora più performanti con risultati superiori rispetto a quelli già ottimi ottenibili con i sistemi di condizionamento fissi con unità esterna.
Aggiungiamo poi che nel caso dei condizionatori monoblocco, portatili o fissi, la disinstallazione ed eventuale spostamento in altro ambiente, casa o ufficio è molto semplice ed economica.
Infatti, sarà sufficiente ripristinare la situazione originale chiudendo i fori praticati in fase di installazione.
Tuttavia, non vi sono solo aspetti positivi in questo tipo di soluzioni ed è doveroso segnalare quelli che possiamo definire come svantaggi rispetto ai sistemi di condizionamento fissi.
Gli apparecchi monoblocco ad esempio risultano di dimensioni maggiori e meno silenziosi rispetto ai tradizionali split.
I condizionatori con condensazione ad acqua, se da un lato non necessitano di uno spazio esterno, dall’ altro hanno bisogno di uno spazio interno piccolo ma dotato di carico e scarico acqua, per il posizionamento dell’unità condensante.
Detrazioni fiscali
Anche i condizionatori portatili, se funzionanti come pompa di calore, rientrano nella lista dei beni aventi diritto alla detrazione fiscale del 65% per riqualificazione energetica.
Il Bonus condizionatori 2019 prevede infatti questa possibilità per gli apparecchi classificati almeno in classe energetica A+, anche se fuori da una ristrutturazione edilizia.
La detrazione riguarda l’importo in fattura pagato rigorosamente con l’apposito bonifico bancario.
In conclusione possiamo dire che, a seconda delle proprie necessità, ognuno può trovare la soluzione più adatta.
La cosa importante è avere le idee chiare ed affidarsi ad un installatore qualificato competente.
Per una panoramica più ampia sul mondo del condizionamento residenziale segui il nostro blog.